Form on-line di raccolta dati
Posted by Cascafico on 27 April 2020 in Italian (Italiano). Last updated on 4 May 2020.Premessa
Fuori dall’emergenza covid-19 c’era sempre qualcuno che occasionalmente o per hobby se ne andava in giro con uno smartphone a mappare fontane, panchine, fermate dell’autobus… poi, da quando l’emergenza ci ha vincolato nelle nostra case, anche l’attività dei mappatori ha subito un rallentamento o meglio, un “riorientamento”: si è passati a ciò che chiamiamo “armchair mapping”, ovvero ci si è seduti davanti al computer per ricalcare da foto aeree strade mancanti, linee di costa, edifici ecc. Si poteva comunque fare qualcosa di più?
Elenchi al tempo del covid
Nel frattempo, già nei primi giorni del lockdown cominciavano a spuntare in rete, sui portali di molti comuni italiani, elenchi di attività più o meno essenziali che offrivano servizi di asporto e consegna a domicilio. Questi elenchi erano ovviamente stati stesi per una consultazione ed alla utenza limitata del piccolo-medio comune o del quartiere; la pubblica amministrazione quindi non aveva certo curato la struttura dei dati ne’ una standardizzazione, anche perchè auspicabilmente tutti consideravamo questa emergenza come transitoria. Non sono mancate comunque imprese della IT che hanno organizzato raccolte di dati attraverso i social-media, provando a mettere giù qualcosa di più strutturato; questi attori, creando siti ad-hoc, hanno innescato un circolo virtuoso tra diversi social-media per raccogliere dati nei propri database; il che, al di là di essere dichiarato un servizio non a scopo di lucro, offre loro l’opportunità di apporre il diritto di proprietà sul “raccolto”.
Proposta
Fatte queste osservazioni, era naturale quindi che la comunità di Openstreetmap in questa emergenza si focalizzasse su progetti di mappatura tematici, mirati a strutturare e soprattutto a condividere con licenza aperta tutte le informazioni reperibili, sparse in innumerevoli rivoli di infromazione. Oggi è necessario quindi trovare un modo per creare un corto-circuito tra un occasionale navigatore della rete ed il database di Openstreetmap, cosa che stiamo tentando di fare con due strumenti on-line semplici, chiari e di rapido utilizzo.
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Primo strumento: raccogliere i dati degli esercizi commerciali https://su.openstreetmap.it La pagina su.openstreetmap.it si presenta come un form senza autenticazione, la cui compilazione prende circa minuto: nome, categoria dell’attività, orari, contatti ecc. La geolocalizzazione è automatica, ma il posizionamento manuale (con un tap su mappa) ha la priorità. Una volta che il compilatore ha premuto “Fatto!”, lo strumento genera una nota in un formato intermedio tra il linguaggio naturale e quello Opentreetmap, in modo da permettere al mappatore di validare con interventi minimi la nota, trasformandola in elemento di Openstreetmap.
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Secondo strumento: raccogliere dati i dei numeri civici http://naposm.github.io/indirizzo La pagina su.openstreetmap.it è stata recentemente affiancata dalla sorella “indirizzo, pensata per raccogliere i numeri civici: avere una copertura omogenea è un’importante premessa per i futuri sviluppi dei servizi basati su OSM (navigazione, emergenza, commercio, ecc.) ed anche qui l’apporto del visitatore occasionale può dare un valido contributo e, perchè no, incuriosirlo verso OSM.
E se dovesse funzionare?
Uno dei punti deboli della comunità Openstreetmap è la comunicazione con gli “altri”. Il primo strumento elencato sopra è stato pubblicato in rete circa due anni fa, ma non è mai realmente decollato. Stiamo così cercando di trovare i canali per sponsorizzare il tutto, indipendentemente dal periodo di emergenza. Se dovessimo riuscire in questo, abbiamo fatto un sondaggio tra mappatori: al momento abbiamo la possibilità di validare oltre 500 note a settimana, non molto se lo relativizziamo al territorio nazionale, ma fiduciosi che ad una eventuale partenza se ne possano mobilitare molti altri.
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