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Dino Michelini's Diary

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Antica Via Clodia

Posted by Dino Michelini on 2 April 2022 in Italian (Italiano). Last updated on 28 March 2023.

Aggiornamenti pubblicati su www.incass.it

Introduzione

In questi ultimi anni e in concomitanza dell’anno degli Etruschi si è riscoperta questa strada etrusco-romana: lungo il suo ipotetico percorso da Ponte Milvio (Roma) a Roselle (Grosseto) si è assistito al fiorire di numerose iniziative, ad es. sono nati gruppi e associazioni (molti presenti sul www) e proposti progetti per la sua valorizzazione storico-turistico-ambientale; nonostante ciò di fatto ancora manca sul terreno un tracciato escursionistico che colleghi i siti archeologici certi della Via Clodia.

Molte iniziative hanno indicato percorsi che dal punto di vista storico ed archeologico non hanno alcuna attendibilità: spesso si è confuso uno o più diverticoli romani con la Clodia, oppure, è bastata la presenza di resti etrusco-romani per affermare che “qui passava la Clodia”; tra i casi più manifesti vi è quello del percorso 105 segnato dal CAI Viterbo “Via Clodia”1.

Il tracciato da me proposto su OSM, Relazione Antica Via Clodia (7990604)2, è un iniziale e fattivo contributo frutto di conoscenze personali, per il tratto Roma-Tuscania, e dello studio di numerose fonti quali le relazioni e gli studi archeologici.

Via Clodia, "la selciatella", Manziana, Tre cancelli “La selciatella”, tratto di Via Clodia in località Tre cancelli, Manziana (RM).

Basoli Via Clodia, Oriolo Romano, Via Orsini Basoli della Via Clodia riutilizzati nella costruzione del piano stradale dietro Palazzo Santacroce-Altieri a Via Orsini, Oriolo Romano.

Percorso

Il percorso sebbene ancora non segnato3, è interamente percorribile a piedi e non presenta particolari difficoltà altimetriche e tecniche ad eccezione dei guadi dei torrenti Mignone e Marta; le difficoltà escursionistiche sono T ed E4.

Inoltre, l’Antica Via Clodia non richiede particolari attrezzature al di là di buoni scarponi e zaino, borraccia e GPS.

Distribuzione tipo di strade e superficie: Analisi della relazione su OSM Relation Analyzer

I numeri della Antica Via Clodia

13 Tappe; 253 chilometri; 5752m ascesa; 5703m discesa;

26 Aree archeologiche (Acqua Claudia, Muraccioli di S. Andrea, Santo Celso, Il Teto, Quarti della Bandita, Area archeologica di San Giuliano, Caio, Cava delle Quercete, Ponton Colonna, Area archeologica di Blera, Area archeologica di Grotta Porcina, necropoli Norchia, Area archeologica di Rocca Respampani, Necropoli della Porcareccia, Area archeologica di Guado di Cinto, Area archeologica di Pian delle Rusciare e della Polledrara, Area archeologica di Macchia della Riserva, Castellardo, Area archeologica di Cascinale Peruzzi, Area archeologica della Selvicciola, Area archeologica di Castro, Area archeologica Sorgente della Nova, Area archeologica di Pitigliano, Area archeologica di Sovana, Area archeologica di Saturnia,Antica città di Roselle);

2 Regioni (Lazio e Toscana);

3 Provincie (Roma, Viterbo, Grosseto);

25 Comuni (Roma, Anguillara Sabazia, Bracciano, Manziana, Oriolo Romano, Bassano Romano, Vejano, Barbarano Romano, Blera, Vetralla, Viterbo, Monte Romano, Tuscania, Arlena di Castro, Tessennano, Canino, Cellere, Pitigliano, Sovana, Manciano, Scansano, Magliano in Toscana, Grosseto);

6 Aree protette (Riserva naturale di Monte Mario, Riserva naturale dell’Insugherata, Parco naturale regionale Bracciano-Martignano, Parco naturale regionale Marturanum, Riserva naturale di Tuscania, Riserva naturale Selva del Lamone);

11 Siti Natura 2000 (Comprensorio Bracciano-Martignano, Comprensorio Tolfetano-Cerite-Manziate, Il “Quarto” di Barbarano Romano, Gole del Torrente Biedano, Monte Romano, Fiume Marta (alto corso), Sistema fluviale Fiora – Olpeta, Selva del Lamone e Monti di Castro, Alto corso del Fiume Fiora, Medio corso del Fiume Albegna, Poggio di Moscona).

Per questi motivi si può parlare anche di “sentiero storico”, ovvero, di un itinerario escursionistico a lunga percorrenza che ripercorre “antiche vie” con finalità di stimolo alla conoscenza e valorizzazione storica dei luoghi visitati.

Problemi

Nell’ideare l’itinerario si sono dovute operare alcune scelte per cui il percorso si è “adattato” alla situazione trovata in loco individuando le soluzioni di passaggio accessibili più vicine alle evidenze archeologiche della Via Clodia:

  1. l’uscita da Roma (pons Milvius o pontem Iulii) fino al primo punto tappa di La Storta (Sextum, X miglio) presenta molti problemi dovuti allo stravolgimento dei luoghi, ovvero, l’antropizzazione e l’espansione urbanistica incontrollata avvenuta a Roma tra il secondo dopoguerra e gli anni ‘705. Il percorso storico della Via Clodia fino a La Storta corrisponde all’attuale Via Cassia ma non essendo sempre presenti marciapiedi per motivi di sicurezza non lo si è considerato per circa 3/4; questa scelta ha escluso alcuni siti archeologici quali la villa Lucio Vero, il basolato nei pressi del civico 595, la cosiddetta Tomba di Nerone e l’area archeologia di Casale Ghella. Altri problemi legati alla sicurezza stradale dei pedoni si incontrano nel tratto fuori del centro abitato di Oriolo Romano: la Via Clodia percorreva l’attuale strada provinciale 147 Claudia Braccianese fino a Monte Rosano per poi scendere verso il Mignone e dirigersi verso Catrum Alteti (l’odierna Il Teto).

  2. Non è possibile attraversare alcune proprietà private. Parte del percorso storico tra La Storta e Manziana oggi si trova dentro a proprietà private. Recentemente sono stati scoperti importanti resti all’interno del centro di trasmissione della Radio Vaticana6 che mettono fine alla querelle circa Galeria (Careias) come mansiones della Via Clodia. Anche il successivo tratto compreso tra la villa romanda nei pressi della sorgente Claudia (Anguillara Sabazia) e l’attuale stazione ferroviaria di Crocicchie attraversa proprietà private7. Ancora, nel tratto tra Bracciano e Manziana non è possibile transitare nella tenuta di San Liberato nella “Macchia della Fioria”, di proprietà della famiglia Odescalchi, dove vi sono le rovine di Forum Clodii. Analogo problema si ha nel tratto compreso da Catrum Alteti al Quarto di Barbarano Romano: la Via Clodia non potendo superare la forra del fosso Giofrotto si dirigeva verso Le Pantane dove sono conservati ancora tratti di basolato; l’alternativa del percorso è quella di passare per Monte Santo Stefano, già indicata nel Settecento.

  3. Nel corso di 2000 anni il territorio è cambiato, pertanto i punti tappa non rispettano l’originale suddivisione in tappe derivata dalla Tabula Peutingeriana8 ma, mantenendo comunque le indicazioni storiche, sono stati individuati su un ricalcolo della percorrenza giornaliera massima di 22 km, mentre quella riportata dalla Tabula è circa 32 km (circa 21 miglia romane9).

Idee per il futuro

  • Il tracciato proposto andrà monitorato e migliorato nel tempo e chi meglio della comunità di OSM può farlo? Sarebbe importante concordare un progetto di mappatura adottando uno standard condiviso: ad es. come effettuare un rilievo GPS preciso ed attendibile? come classificare i siti archeologici della Via Clodia? Questo lavoro porterebbe ad un miglioramento dei tag della categoria historic carenti per quanto riguarda la stratificazione storica dell’Italia10.

  • Un percorso così importante dovrebbe essere conosciuto, valorizzato e gestito; per fare tutto ciò servirebbe la creazione di una fondazione tra gli Enti locali della Toscana e del Lazio attraversati dalla Via Clodia che si occupi del riconoscimento e certificazione di Itinerario Culturale Europeo, della promozione turistica e manutenzione della Antica Via Clodia mettendo in rete i propri musei, B&B, aree archeologiche e naturali ecc. come già accade ad es. per il Grande Anello dei monti Sibillini o la Via Francigena

Riferimenti

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Mappe

Carta antica del Patrimonio di San Pietro con le sue più conspicue Strade Antiche data in luce da Domenico de Rossi in Roma 1696 (La Via Clodia è evidenziata in verde; da notare che il tratto per Forum Clodii non risulta riportato, forse al tempo non più utilizzato): Carta antica del Patrimonio di San Pietro con le sue più conspicue Strade Antiche data in luce da Domenico de Rossi in Roma 1696 - Patrimonivm Petri olim Tvscia Svbvrbicaria edentibus Homannianis Heredibus Siti archeologici: Siti archeologici Siti Natura 2000: Siti Natura 2000 Aree naturale protette: Aree naturale protette

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Note

  1. Per il tracciato vedi il sito ufficiale del CAI Viterbo pagina Sentieri CAI Viterbo e Via Clodia su Waymarked Trails. Il percorso di 61 km proposto dal CAI Viterbo attraversa luoghi in cui è certo che la Via Clodia non passava; alcuni esempi: la Via Clodia non attraversa il Mignone in località “La Mola”; non saliva a Monte Regolano; l’ingresso a Norchia e Tuscania avveniva da sud e non da est, per Grotta Porcina passava un diverticolo della Via Clodia. Un progetto interessante ma mai realizzato fu quello del Centro di Catalogazione della Provincia di Viterbo che ha ideato un itinerario turistico avente come scopo il “riuso” dei castelli e come criterio unificante il percorso della Via Clodia, vedi Cerica G., Prugnoli C., Sforza M. R., A proposito di castelli…, Informazioni, n. 2-3 dicembre 1986, Provincia di Viterbo. 

  2. La route dell’Antica Via Clodia su OSM è stata creata e caricata la prima volta su OSM circa quattro anni fa da Cristiano Manni e riguardava la zona Pitigliano-Sovana. Tralasciando le “inesattezze formali” presenti nelle prime versioni della route, da allora vi sono state ben 20 modifiche e solo il 03/02/2022 (changeset 116969248) è stata ridefinita la route con l’attuale percorso. Poiché la ricerca storica-archeologica non è ancora finita e considerando possibili eventi antropici e/o naturali, è verosimile prevedere successive modifiche al percorso. 

  3. La mancata segnatura dell’Antica Via Clodia è essenzialmente dovuta all’idea errata che “ognuno fa quello che può, a modo suo”. Un itinerario di questa lunghezza ed importanza storico-culturale-ambientale necessariamente richiede l’attenzione ed il coordinamento di più soggetti: vi sono anzitutto i soggetti preposti, le Regioni Lazio e Toscana, quindi, gli Enti locali ed infine ma non meno importanti le associazioni che operano nei luoghi ma che devono essere coordinate per operare tramite standard condivisi e comuni ed evitare che l’Antica Via Clodia diventi un caos di segnali e cartelli, collocati male e deturpanti il paesaggio. 

  4. Scala escursionistica CAI. T = Turistico (Tappa 1 e 2). Itinerari che si sviluppano su stradine, mulattiere o comodi sentieri. Sono percorsi abbastanza brevi, ben evidenti e segnalati che non presentano particolari problemi di orientamento. I dislivelli sono usualmente inferiori ai 500m. Sono escursioni che non richiedono particolare esperienza o preparazione fisica. E = Escursionistico (Tappe da 3 a 13). Itinerari che si volgono quasi sempre su sentieri, oppure su tracce di passaggio in terreno vario (pascoli, detriti, pietraie). Richiedono un certo senso di orientamento, come pure una certa esperienza e conoscenza del territorio montagnoso, allenamento alla camminata, oltre a calzature ed equipaggiamento adeguati. Normalmente il dislivello è compreso tra i 500 e i 1000m. 

  5. Tra il dopoguerra e gli anni ‘70, in poco più di 20 anni, gli abitanti della capitale sono passati da 1,6 milioni (censimento 1951) a quasi 2,8 milioni (censimento 1971), cfr. La grande espansione della periferia romana,, OpenPolis, febbraio 2018. Sull’argomento vi sono molti studi, tra i tanti si rimanda a quelli di Leonardo Benevolo pubblicati da Laterza: Roma da ieri a domani (1971); Roma oggi (1977); Roma dal 1870 al 1990 (1992). A riguardo molto interessante è il confronto tra Portoghesi e Benevolo avvenuto nella trasmissione Match. Domande incrociate (Rai 1978)

  6. Si veda le comunicazioni: L’area extraterritoriale di S. Maria di Galeria: valorizzazione del patrimonio archeologico e paesaggistico di Magazzù M., Pallottino E., Porretta P. e Ancient roads of Southern Etruria: historical evolution and digital investigation di Magazzù M., World heritage and knowledge. Le vie dei mercanti, 2018 

  7. Per il percorso storico si può fare riferimento alla ricerca Villae e bolli inediti su lateres nel comprensorio del Lago di Bracciano Cordiano G., Barricelli A., Insolera E., Lazzeretti A., Russo S., Tesei D., Erga-Logoi, 2014. Mentre, per i resti archeologici ancora presenti ai primi del Novecento si può fare riferimento alle fotografie consultabili sul sito internet della British School at Rome. 

  8. I segmenti della Tabula interessati dalla Via Clodia sono il IV, V e VI (Conradi Milleri 1887 sul manuscript segmentorum ca. 1250). Un visualizzatore grafico su www del percorso delle strade romane riportate nella Tabula lo si trova sul sito internet OmnesViae: Itinerarium Romanum; dalla consultazione risulta evidente la confusione tra i percorsi Via Cassia e Via Clodia arrivata fino ai primi dell’Ottocento. 

  9. Un miglio romano corrisponde a 1480 m, ovvero, 1000 passi. 

  10. Solo per fare un esempio, ancora non è condivisa la codifica per le strade romane, cfr. Proposed features/roman road 

Location: Manziana, Roma, Lazio, Italia

Purtroppo, con amarezza osservo che alcuni mappatori di OSM hanno riesumato o riutilizzato parzialmente relazioni di percorsi CAI da me create e successivamente cancellate.

Sono stato socio del CAI fino a dicembre 2019 e componente del gruppo sentieri della sezione CAI di Perugia che si occupava della verifica e rilievo GPS della rete sentieristica Perugino-Trasimeno, di competenza.

Le relazioni da me create erano costruite nell’ambito della convenzione CAI-Wikimedia Italia di durata triennale con il fine di promuovere e migliorare la cartografia libera, siglata ad ottobre 2016 e non più rinnovata; ciò nonostante, sembra ancora essere di fatto operativa.

Pertanto è bene chiarire alcuni aspetti importanti relativi ai percorsi CAI mappati dal sottoscritto e che forse molti mappatori OSM ignorano o, caso peggiore, fanno finta, nonostante più volte abbia spiegato le ragioni di tali cancellazioni, fatte con profondo rammarico per il tanto lavoro richiesto nei rilievi, nelle verifche, nella raccolta dei dati e la creazione delle relazioni in OSM ma con il dovuto senso di responsabilità che la montagna richiede.

Dopo anni di inutili richieste circa la validazione delle SOSEC competenti, ho preso la decisione di cancellare le relazioni da me create nelle aree sopra riportate con la motivazione “Non validato dal CAI”, nonostante la mappatura dei percorsi CAI delle aree interessate fosse abbastanza esaustiva e completa, vedi i post Percorsi escursionistici “Perugino-Trasimeno” REU Area E Settore 9 CAI Perugia e Percorsi CAI Viterbo.

  • Nessuna delle relazioni CAI create in questi luoghi ha mai avuto dalla SOCEC locale la validazione delle informazioni riportate.

  • In Alto Lazio, addirittura incontravo problemi nel farmi dare le tracce e le relative informazioni, in particolare per quelle convenzioni fatte con i comuni di Barbarano Romano e Oriolo Romano (relazioni create nel 2018 sulla base delle mie conoscenze locali, avendovi vissuto per 50 anni) e mai avuti né dal CAI-VT né dalle Amministrazioni comunale né dalla Riserva naturale Marturanum e dal Parco regionale di Bracciano Martignano).

  • Per il settore Perugino-Trasimeno, oltre alla mancata validazione da parte della SOSEC, poiché mi era giunta a maggio 2019 voce che la mappatura non fosse corretta, sono stato costretto a scrivere ben tre volte al nuovo presidente del CAI-PG richiedendo copia della relazione del responsabile SOSEC ed un incontro per confrontarsi sulle critiche mosse e possibili soluzioni; i risultati sono stati che la copia della relazione SOSEC non mi è stata mai data mentre l’incontro si è concluso con un nulla di fatto.

  • Per i percorsi CAI ricadenti all’interno del Parco nazionale dei Sibillini molte delle relazioni presenti create utilizzando quelle precedentemente da me costruite/cancellate non solo sono incomplete ma addirittura non riportano le relative ordinanze di chiusura del percorso emesse dal Presidente, consentendo ad un navigatore GPS di utilizzare tali percorsi. Inoltre, questi mappatori autori delle “nuove” relazioni non si sono accorti che le entità geometriche utilizzate nella costruzione della relazione riportano ancora il tag access=no, evidenziando, a riprova di quanto scritto, la scarsa qualità del loro lavoro.

Considerata l’assenza di interesse nel lavoro di validazione dimostrato, ad eccezione del CAI Elba, dalle relative sezioni CAI e SOSEC (sezionali, regionali e nazionale), ho tratto le seguenti conclusioni:

1. poiché i percorsi non sono stati validati dai responsabili sezionali della SOSEC non possono comparire in alcuna mappa, quindi, le relazioni dei percorsi CAI dovevano essere cancellate;

2. lasciare in OSM percorsi CAI di grado E, EE, EEA non approvati dalla SOSEC competente è quanto meno un azzardo perché si forniscono informazioni non corrette/aggiornate tali da indurre ad effettuare valutazioni errate e creare situazioni di pericolo e causa di incidenti in montagna ed attività outdoors;

3. Le nuove relazioni create o recuperate da alcuni mappatori di OSM basandosi su quelle da me create e successivamente cancellate non sono aggiornate e verificate in loco, pertanto non possono essere ritenute affidabili.

4. Di conseguenza i mappatori di OSM che a vario titolo utilizzano/riusano anche solo parzialmente le relazioni create/cancellate dal sottoscritto se ne assumo tutta la responsabilità civile/penale derivante da possibili informazioni non più verificate in loco e/o validate dalle competenti SOSEC.

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Il CAI e Wikimedia Italia hanno stipulato l’otto ottobre 2016 una convenzione triennale per promuovere e migliorare la cartografia libera vedi Montagne 360° n.12/2016 pg.46. Essendo iscritto dal 2018 alla sezione del CAI di Perugia in collaborazione con il SOSEC Umbria ho iniziato ad inserire le relazioni dei percorsi di competenza secondo quanto stabilito nella Wiki di OSM alla pagina CAI mappando anche i sentieri/strade/edifici/riferimenti geografici/uso del suolo che insistono nelle arre attraversata dai percorsi. Per la mappatura dell’uso del suolo si sono utilizzate le immagini da satellite di Mapbox. Dal 2011 la Regione Umbria ha adottato il “DISCIPLINARE TECNICO PER L’ALLESTIMENTO DELLA RETE DEI SENTIERI DELLA REGIONE UMBRIA” che individua una “zonizzazione, valida per l’intera rete dei sentieri, organizzata su base comunale e accorpata per 9 ambiti geografici detti “Settori”, in ciascuno dei quali è assegnato un numero da 0 a 99 con cui indicare i singoli sentieri. I nove settori sono accorpati in cinque “Aree” facenti parte della “Zona” corrispondente all’Umbria”. Pertanto la nuova numerazione degli itinerari dell’area E settore 9 “Perugino-Trasimeno” sarà N PG E 9 00 9nn, dove:

N=Regione
PG=Provincia
E=Ambito
9=Settore
00=Manutentore
9nn=nuovo numero itinerario

A completamento della mappatura per la zona di competenza della sezione CAI di Perugia si è considerato nella classificazione anche la nuova numerazione della Rete Escursionistica Umbra (REU) che sostituisce la vecchia; nelle relazioni degli itinerari sono indicate sia la nuova (ref) che la precedente numerazione (old_ref) oltre alla vecchia segnaletica ancora presente e in via di aggiornamento.

Schema della relazione di un itinerario

cai_scale=T, E, EE, EA
from=località di partenza
name=nome dell’itinerario
network=lwn
note=number of itinerary being updated Umbria Excursion Network
note:it=itinerario in corso di aggiornamento numero Rete Escursionistica Umbria
note:project_page=https://wiki.openstreetmap.org/wiki/Umbria/Sentieri
old_ref=vecchia numerazione (in parte ancora presente sui punti di posa e in corso di aggiornamento)
old_symbol=vecchi segnavia (vecchi segnavia sui punti di posa e in corso di aggiornamento)
old_symbol:it=vecchi segnavia (vecchi segnavia sui punti di posa e in corso di aggiornamento)
operator=Ente/Associazione che ha la competenza della manutenzione (se conosciuto)
osmc:symbol=red:red:white_stripe:nnn:black
roundtrip=yes/no
ref=nnn nuova numerazione REU
ref:REI=ccccnnnnnn nuova numerazione REU
route=hiking
rwn:name=Rete Escursionistica Umbria (REU)
sac_scale=T1, T2, T3, T4, T5, T6
symbol=nnnn on white red flag (nuovi segnavia sui punti di posa in corso di aggiornamento)
symbol:it=nnn su bandierina bianca e rossa (nuovi segnavia sui punti di posa in corso di aggiornamento)
source= chi ha effettuato il rilievo (se conosciuto)
survey:date=AAAA-MM-GG giorno in cui è stato fatto il rilievo (se conosciuto)
type=route
to=località di arrivo (o più distante in caso di anello)
website=sito internet dove si trova la traccia GPS, mappe, info sul percorso

La lunghezza della rete escursionistica del settore 9 “Perugino-Trasimeno” è di circa 606 km. Ad oggi sono stati riportati sulla mappa le tracce GPS corrette dei seguenti itinerari:

M03(905), M12(906), M13(907), M15(908), M16(909), M21(910), M23(911), M25(912), M26(913), M27(914), M28(915), M29(916), (917), (918), (919), Sentiero Frassati(920), M02(921), M30(922), M11(923), M06(924), M17(925), 601(930), 602(931), 603(932), M01(936), M04(937), M14(938), M05(939), 202(940), 267(942), 401(943), 401b(944), 401a(945), 401c(946), 411(947), 411a(948), 411b(949), 411c(950), 418(952), 403(953), 412(954), 421(955), M07(957), M09(958), M08(959), 472(961), 481(962), 482(963), 483(964), 484(965), 485(966), 486(967), 487(968), 488(969),
dove:
nnn(nnn) sta per vecchia numerazione(nuova numerazione).
nb. i percorsi aventi il vecchio ref con “Mnn” sono appartententi al Parco del Lago Trasimeno.

Stato Cartografia Ente Numero Percorsi Lunghezza (km) % Tototale Area
100% Cartografato CAI Perugia 44 414 68
100% Cartografato Comune Collazzone 3 32 5
100% Cartografato Comune Passignano 3 16 3
100% Cartografato Parco del lago Trasimeno 12 144 24
TOTALE   62 606 100
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Location: Elce, Madonna Alta, Ponte Rio, Perugia, Umbria, 06125, Italia

Grande Traversata Supramontes - GTS

Posted by Dino Michelini on 28 August 2017 in Italian (Italiano). Last updated on 16 June 2022.

Dopo aver provato nel 2008 con la mtb la Transardinia nella primavera del 2015 tornai in Sardegna per conoscere meglio i Supramontes. Cercando informazioni su internet scoprii la Grande Traversata Supramontes (GTS) uno dei trekking più belli della Sardegna! Il percorso poco conosciuto e frequentato inizia da passo Correboi e si conclude dopo quattro tappe a su Gologone; permette di attraversare da sud a nord i Supramonte di Orgosolo, Oliena e Dorgali. Monte Corrasi (1.463 m) è la cima più alta del GTS, seguono in ordine di elevazione Monte Fumai (1.320 m), Monte Novo San Giovanni (1.316 m), Punta Solitta (1.206 m), Monte Su Biu (1163 m), Monte Oddeu (1.063 m). Per la varietà del paesaggio, della geologia ad es. la grande dolina di Su Suercone, la voragine di Su Disterru o l’altopiano di Campu Donanigoro, della flora ad es. la foresta Montes, della fauna, i mufloni e testimonianze storiche, ad es. il nuraghe Mereu, rappresenta un territorio unico in Italia. Pernottando un giorno in più nella pinnetta di Ziu Raffaele è possibile visitare anche il villaggio nuragico di Tiscali.

Fare il GTS necessita di una buona preparazione fisica, una accurata scelta del materiale tecnico e delle scorte di cibo ed acqua da portare, oltre ad una ottima conoscenza di topografia e buone capacità di orientamento poiché non vi sono segnavia e i rari ometti o pietre su alberi non sono di facile individuazione. La maggior parte del percorso non ha copertura telefonica è consigliato avere un emergency kit adeguato. Bivacco in pinnetta Sa Senepida, Ziu Raffaele e Vilitzi o al cuile Pradu. Vi sono solo due sorgenti d’acqua, a pinnetta Sa Senepida e funtana S’Arga (sorgente sotterranea). Per queste caratteristiche si tratta di un trekking da percorrere in autosufficienza. Periodo consigliato aprile-maggio.

Ringrazio Corrado Conca, ideatore del GTS, per aver concesso l’autorizzazione alla pubblicazione del percorso, lavoro frutto di tanti anni di frequentazione di questi splendidi luoghi.

Mappa del GTS

Un segnavia del GTS Segnavia (non convenzionali) lungo il GTS

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Location: Dorgali, Nuoro, Sardegna, 08022, Italia

Open data Regione Lazio: aree protette e corsi d'acqua nella Tuscia

Posted by Dino Michelini on 5 February 2017 in Italian (Italiano). Last updated on 16 June 2022.

Dal febbraio 2015 la Regione Lazio ha aperto un sito dati.lazio.it dove sono pubblicati dati con licenza Creative Commons Attribution 4.0 CC BY 4.0. I dati geografici sono disponibili tramite il servizio WMS ed è possibile effettuare il download nei formati .CSV e .SHP. Il sistema di riferimento usato è ED50 European Datum 1950 proiettato sul fuso 33N, diverso da quello di OSM; quindi, se si vuole utilizzare queste fonti geografiche in OSM si deve necessariamente proiettare i dati, tramite ad es. QGIS, sul WGS84. Tra i 258 datasets disponibili ve ne sono alcuni interessanti per l’attività outdoors in particolare mi riferisco ai limiti delle Aree protette, parchi e riserve nazionali o regionali, ed i corsi d’acqua, fiumi, torrenti, corsi d’acqua, che in dati.lazio.it sono detti “aste”.

Aree protette

Per quanto riguarda i limiti delle aree protette, non avendo altre fonti certe di confronto e validazione, ho considerato “buoni” (alias precisi) senza operare correzioni le geometrie, anche se spesso ho notato che, almeno nei luoghi che conosco, non coincidono con quelli che dovrebbero essere i limiti fisici naturali (strade, corsi d’acqua, ponti, ecc.). Anche se probabilmente i limiti non saranno precisi, ma d’altronde anche un device GPS ha un proprio errore, reputo comunque importante avere disponibili sulla mappa i limiti perché ci informano della particolare legislazione di cui godono questi luoghi e dei comportamenti necessari da adottare. Ad oggi ho caricato i limiti delle seguenti aree protette: Parco SubUrbano Regionale MARTURANUM, Riserva Naturale Regionale LAGO DI VICO, Parco Naturale Regionale BRACCIANO – MARTIGNANO, Riserva Naturale Provinciale TUSCANIA, Riserva Naturale Provinciale MONTE CASOLI DI BOMARZO, Riserva Naturale Regionale SELVA DEL LAMONE, Riserva Naturale Regionale MONTE RUFENO, Parco SubUrbano Regionale VALLE DEL TREJA, Riserva Naturale Provinciale MONTE SORATTE, Riserva Naturale Statale SALINE DI TARQUINIA.

Corsi d’acqua

Discorso diverso per quest’ultimo tipo di dati geografici dove è possibile operare una serie di controlli per capire la bontà delle informazioni rese disponibili dalla Regione Lazio. Utilizzando le cartografie disponibili tramite WMS, CTR 1:5000, IGM 1:25000, le ortofoto PCN2012, oltre ovviamente a rilievi effettuati con il GPS se disponibili, risultano evidenti alcuni problemi che rendono inutilizzatili le “aste”: infatti, l’accuratezza della georeferenzazzione e della geometria è poco precisa (rispetto alle ortofoto del PCN2012 spesso sono tracciati in aree sbagliate e i rami dei vari corsi/specchi d’acqua non sono uniti ma spesso si intersecano), la ridondanza è presente (ci sono spesso doppioni dello stesso oggetto), la coerenza non è rispettata (vi sono molti rami, anche all’interno dello stesso corso d’acqua, che hanno verso di scorrimento invertito), infine risultano incompleti dei nomi. Insomma, queste “aste” prima di essere caricate ed utilizzate in OSM ci si deve lavorare molte ore. Nel procedere in questo lavoro di correzione, integrazione e mappatura in OSM, ho suddiviso la Tuscia in base ai principali bacini idrici: laghi di Bolsena e di Vico, fiumi Paglia, Fiora, Mignone, Arrone. Ad oggi è completo il bacino idrico del lago di Bolsena e del lago di Vico, mentre sono in via di completamento i bacini idrici relativi ai fiumi Paglia e Mignone.

Attribuzione

Concludo evidenziando come entrambi i tipi di dati geografici una volta corretti e validati sono caricati su OSM citando la fonte tramite il tag source= http://dati.lazio.it.

Aggiornamenti

Ad un mese esatto da quando avevo scritto questa voce, oggi 05-03-2017 ho concluso il caricamento dei dati disponibili su http://dati.lazio.it relativi ai corsi d’acqua e alle aree protette della provincia di Viterbo.
Per le aree protette, ripulite le geometrie dai campi dello shp non utili e proiettati i poligoni da ED50 a WGS84 sono stati attribuite le seguenti key: operator, phone, protec_class, protected. protection_title, related_law, source, start_date, type, type, website, wikipedia.
Per i corsi di acqua si è proceduto ad una nuova georeferenziazione da ED50 a WGS84, quindi, si è verificato il verso di percorrenza e l’esistenza di doppioni. Terminata queste fase si è proceduto alla ricostruzione del reticolo idrografico attraverso le ortofoto PCN2012. Prima di procedere ai controlli formali ed al caricamento attraverso Josm si è effettuata la ricerca dei nomi (dove non conosciuti) attraverso i servizi WMS della CTR 1:5000 e della IGM 1:25000 attribuendo le seguenti key: name, source, waterway.

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Location: Barbarano Romano, Viterbo, Lazio, 01010, Italia

Percorsi CAI Viterbo

Posted by Dino Michelini on 23 January 2017 in Italian (Italiano). Last updated on 16 June 2022.

Il CAI e Wikimedia Italia hanno stipulato l’otto ottobre 2016 una convenzione triennale per promuovere e migliorare la cartografia libera (vedi Montagne 360° n.12/2016 pg.46). Essendo socio CAI sez. Viterbo ho iniziato ad inserire i percorsi di competenza secondo quanto stabilito nella Wiki di OSM alla pagina CAI oltre alla tracciatura/correzione/aggiornamento dei sentieri/strade/punti di riferimento fisici.

Informazioni inserite nella relazione

Per ogni percorso è stata creata una relazione route dove sono riportate le key definite come “Obbligatori” ad eccezione di maintenance e state perchè i percorsi sono tutti percorribili, mentre per la key note l’informazione è stata riportata solo dove era strettamente necessaria (percorsi EE). Da evidenziare che per alcuni percorsi mancano ancora nella relazione i punti di posa che riportano informazioni sul sentiero in quanto l’aggiornamento di questi e l’eventuale (ri)posizionamento verrà fatto dopo la prevista manutenzione. Riporto a titolo di esempio la mappa dei percorsi [1,] e le info di una route [2.]:

Schema della route di un sentiero

type=route
route=hiking
network=lwn
name=Soriano nel Cimino-Cura di Vetralla
ref=103
cai_scale=E
roundtrip=no
sac_scale=hiking
source=CAI
survey:date=2014-05-29
osmc:symbol=red:red:white_stripe:103:black
symbol=white red flag
symbol:it=bandierina bianca e rossa
operator=CAI Viterbo, Comune Soriano nel Cimino, Riserva Naturale Lago di Vico
ascent=965
descent=922
distance=30
duration:forward=8
from=Soriano nel Cimino
to=Cura di Vetralla
website=http://www.caiviterbo.it
note=

Aggiornamenti

  • 23/01/2017 aggiunto i percorsi 103, 103A, 103B, 105, 120D, 123, 123A, 125, 128A, 133B, 134A, 138A, 138B, 158, 195, pari a circa 187,5 km, con una ascensione di 5821m.
  • 02/02/2017 aggiunto i percorsi 123C, 128B, 128C, 133, 133A, 136A, 136B pari a circa 57km
  • 08/02/2017 aggiunto i percorsi 141A, 141B pari a circa 8km
  • 02/07/2017 aggiunto i percorsi 123H, 135A, 152 pari a circa 42km
  • 20/07/2017 aggiunto il percorso 102 pari a circa 27km
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Location: Caprarola, Viterbo, Lazio, 01032, Italia

GAB Grande Anello in Bicicletta

Posted by Dino Michelini on 6 September 2016 in Italian (Italiano). Last updated on 16 June 2022.

A completamento del G.A.S. il Parco Nazionale dei monti Sibillini ha realizzato anche un percorso ciclabile: il Grande Anello dei Sibillini in bicicletta/mtb (G.A.B.). E’ un percorso di circa 175 Km per mtb che abbraccia l’intera catena montuosa. Articolato in cinque tappe, è completamente segnalato da segnavia bianco-celeste. La guida della mtb non è impegnativa mentre per i dislivelli delle singole tappe è necessaria una buona preparazione fisica; sconsigliato l’uso di portapacchi anteriori. Prima di partire verificare sul sito del Parco Nazionale dei monti Sibillini la percorribilità dei sentieri e disponibilità posti letto nei rifugi.

Mappa del GAB

Piani di Pao Il bivacco ai Piani di Pao ###Aggiornamenti * 06 06 2022 Aggiornamento tracciato post terremoto in base al nuovo percorso individuato dal Parco Nazionale dei Monti Sibillini

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Location: Borgo San Giovanni, Visso, Macerata, Marche, 62039, Italia

GAS Grande Anello dei Sibillini

Posted by Dino Michelini on 1 August 2016 in Italian (Italiano). Last updated on 16 June 2022.

Mancava su OSM la rotta del G.A.S. e così dato che lo avevo percorso qualche anno addietro ho lavorato nell’aggiornare il tracciato e nel crere una relazione. Il tracciato ufficiale del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, le tracce gps sono scaricabili dal sito internet www.sibillini.net, prevede un anello di nove giorni di cammino (124 km totali) ma si potrebbe percorrerlo anche in sette, senza sacrificare il tempo necessario a visitare i piccoli borghi che si incontrano camminando. Il G.A.S. è un percorso escursionistico ben segnato con i classici segnavia Bianchi-Rossi e lungo il percorso si trova quasi sempre acqua mentre per dormire è bene contattare prima i rifugi. La stagione migliore è la primavera e l’autunno; da evitare assolutamente l’estate. Sebbene collocati nel centro Italia, i monti Sibillini e i paesaggi che si trovano sono di rara bellezza, vi si alternano rigogliosi boschi a radure brulle; si incontrano nel versante umbro altipiani che spaziano a 360° dal Tirreno all’Adriatico mentre in quello marchigiano pareti di roccia a strapiombo simili alle Dolomiti. Il G.A.S. per la sua bellezza merita senza dubbio di essere percorso.

Mappa del GAS

La chiesa di San Andrea a Campi di Norcia prima del terremoto del 2016 La chiesa di San Andrea a Campi di Norcia prima del terremoto del 26 ottobre 2016

Aggiornamenti

  • 11 02 2019 Aggiornamento tracciato post terremoto in base al nuovo percorso individuato dal Parco Nazionale dei Monti Sibillini
  • 21 05 2021 Aggiornamento tracciato post terremoto in base al nuovo percorso individuato dal Parco Nazionale dei Monti Sibillini
  • 06 06 2022 Aggiornamento tracciato post terremoto in base al nuovo percorso individuato dal Parco Nazionale dei Monti Sibillini
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Location: Borgo San Giovanni, Visso, Macerata, Marche, 62039, Italia

Ciclabile mtb ex ferrovia Spoleto - Norcia

Posted by Dino Michelini on 16 July 2016 in Italian (Italiano). Last updated on 16 June 2022.

Ho constatato che in OSM mancava una relazione per il bel percorso mtb della ex ferrovia Spoleto-Norcia. Questa ferrovia “alpina”, a trazione elettrica e scartamento ridotto chiusa al traffico il 31 luglio 1968, è definita la “Gottardo umbra” per le soluzioni tecniche ardite e difficili adottate per superare il dislivello tra la stazione di Spoleto e quella di Sant’Anatolia di Narco. E’ un piccolo gioiello di ingegneria ferroviaria unico in Italia. Dal punto di vista escursionistico, la ferrovia Spoleto - Norcia rappresenta un collegamento fondamentale tra importanti cammini quali: il Cammino di Assisi, il Sentiero di Francesco, il Cammino di Benedetto. Da anni l’ASD MTB CLUB Spoleto si impegna per rendere il percorso della ex ferrovia tutto percorribile, aperto tutto l’anno, a beneficio di chiunque voglia visitarla, a piedi, in bici o a cavallo; a tale scopo organizza ogni anno la manifestazione cicloturistica La spoleto Norcia in mtb per sensibilizzare le Amministrazioni PuUbbliche, le associazioni e far conoscere ai cittadini questa preziosa opera.

Mappa ex ferrovia Spoleto - Norcia

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Location: Licina, Cortaccione, Spoleto, Perugia, Umbria, 06049, Italia

La via Francigena nella Tuscia

Posted by Dino Michelini on 2 March 2016 in Italian (Italiano). Last updated on 16 June 2022.

Il 2016 è anno giubilare e ci sarà un aumento delle persone che cammineranno lungo la via Francigena verso Roma.

In questi anni ho incontrato molte persone lungo il cammino nella Tuscia che lamentano la difficoltà di orientarsi, in particolare nel tratto laziale poichè vi sono dei “furbetti” che modificano/cancellano i segnavia portando le persone prive di un GPS fuori tracciato con tutti i problemi che ne derivano: in particolare l’aumento dei km percorsi e problemi nel pernottamento (spesso i segnavia taroccati portano presso strutture che non offrono convenzioni per i pellegrini ma prezzi esosi). Inoltre, ho notato che in OSM per alcune tappe mancano punti di riferimento importanti per il cammino: monumenti, chiese, musei, strutture di accoglienza “pellegrina” a basso costo e “turistica” segnalati per ogni tappa sul sito ufficiale della AEFV, ma anche ospedali, farmacie, comandi di polizia, meccanici ciclisti, fonti d’acqua lungo il percorso, ecc.
E’, quindi, importante aggiornare la mappa OSM lungo la via Francigena di modo da fornire un aiuto a coloro che compiono il cammino. Io sto lavorando sul cammino della Tuscia…

Info

Aggiornamenti

  • 05/08/2022 Nuovo percorso tappa Viterbo-Vetralla e nuova variante
  • 21/05/2021 completato l’aggiornamento della Via Francigena da Canterbury a Santa Maria di Leuca
  • 09/02/2017 completato tracciato variante tappa 43 uscita da Sutri e variante tappa 44 Parco Regionale di Veio
  • 25/11/2016 completato abitato di Proceno, tracciato varianti tappa 37 Proceno e tappa 41 uscita da Viterbo Ponte Camillario
  • 15/11/2016 completato tracciato variante Francigena di Monte (Viterbo - lago di Vico - Monterosi)
  • 02/11/2016 completato attraversamento di Viterbo su tratti pedonali
  • 03/05/2016 completato il centro storico Viterbo
  • 09/03/2016 completato l’aggiornamento tappa 41 Vetralla - Sutri

Montefiascone Rocca Albornoz Torre del pellegrino La cosidetta “Torre del pellegrino” della Rocca Albornoz a Montefiascone

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Location: La Quercia, Viterbo, Lazio, 01100, Italia